Ecomuseo Valle del Caffaro

Musiche e balli del carnevale

Le musiche che accompagnano i Ballerini nelle danze, vengono eseguite in pubblico esclusivamente durante il lunedì e il martedì ultimi di Carnevale. Il violino è quello che detta la melodia conduttrice di tutti i motivi. Il singolare “neniare” degli strumenti porta ad assaporare, in un’alternanza strumentale caratteristica, belle suonate che sono accompagnate dalla tradizionale arte interpretativa, unica nel suo genere, di solito a tre voci: una bassa e due alte. Il suono si ottiene per lo più “pizzicando” le prime due corde mi-la, meno la terza, mai la quarta.

I Balli

L’Ariòzè (per ballarla i ballerini devono avere a disposizione uno spiazzo perché questo ballo richiede che ci si disponga in cerchio):

  • Bal Frances
  • Bas de Tac
  • Biondina
  • Busulu
  • Francischète
  • Meschèrine
  • Molètè
  • Monichèlè
  • Pas en amur
  • Roze e Fiori
  • Saltè ‘n barchè
  • Sefolòt
  • Tonine

Tra le ballate meno in uso si riportano:

  • Bal dei Pògn
  • Bal de l’Urs
  • Chedine
  • Oibò
  • Partensè Emanuèl
  • Segnù

Fuori dalle spiegazioni e dall’analisi musicale e formale fatta dagli esperti per spiegare la provenienza dei balli e delle musiche del Carnevale, si segnala che l’origine musicale-coreutica del Carnevale di Bagolino è ancora tutta da scoprire. Si ipotizza che il repertorio musicale abbia radici nell’Europa continentale, e più precisamente dai paesi a noi più vicini. Le congetture portano a pensare che il Carnevale “signorile” del paese, quello dei ballerini per intenderci, avrebbe ereditato la pratica strumentale dai musicanti del Tirolo. La compostezza con cui vengono eseguiti i balli, in contrasto con l’evidenza erotica che permea alcuni passi delle danze e l’antico rito del Carnevale popolare che si anima intorno ai ballerini mimerebbe, in forma paradossale, antiche danze di corte, rivisitate ed esternate in maniera propria dai bagolinesi. E questa dovrebbe essere la particolarità saliente che rende speciali ed unici i balli bagossi che comunemente danzati, sarebbero passati del tutto inosservati e non avrebbero perciò potuto resistere agli anni e invece costituiscono, ancora oggi, il punto centrale del Carnevale bagosso.